L'addio ad Alda Merini

Addio ad Alda Merini
Una figura intramontabile nella storia della poesia

In un naviglio di Milano viveva ancora fino a qualche giorno fa la Poesia con la sua più importante esponente, Alda Merini, venuta a mancare il 1°novembre in seguito ad un tumore osseo.

Nata a Milano il 21 marzo 1931, esordisce come autrice già all’età di quindici anni sotto la guida del critico letterario Giacinto Spagnoletti.
Nel 1953 sposa il panettiere Ettore Carniti da cui nasce la prima figlia Emanuela, nello stesso anno esce la prima raccolta poetica “La presenza di Orfeo”. Trascorre una vita piena di dolori e varie peripezie che la sconvolgono, come l’entrata al manicomio Paolo Pini nel ’65 dal quale esce solo nel ’72. In uno dei suoi pensieri afferma: “Per conoscere la poesia devi aver vissuto nel dolore, aver toccato con mano l’inferno della follia”. Definisce in seguito il manicomio come un bel castigo ingiustificato dove ha imparato a vivere: “Lì ho trovato la verità, ho imparato ad avere amore per la vita e disprezzo per il denaro, bisogna essere semplici fino all’estremo”.                                                                                            Fu  un’esperienza che la portò ad interrompere un periodo di silenzio durato vent’anni con uno dei più grandi capolavori “La Terra Santa”.
Era considerata una delle principali poetesse del Novecento, oltre che una persona originale, audace e irriverente. Durante la sua carriera conquista molti premi, infatti, la sua poesia visionaria, ma anche sommessa, è considerata un’opera di prima grandezza nella letteratura italiana.
Apprezziamo la Merini per la sua concezione di poesia perché ci ha insegnato che essa o educa il cuore o non può essere definita tale. In suo onore mercoledì  04 novembre sono stati celebrati i funerali di stato dove erano presenti non solo i familiari e molti cari amici della poetessa, ma molti milanesi che hanno voluto dare l’ultimo saluto alla grande Alda e che hanno rappresentato il sentimento di dolore di tutta l’Italia. Incontrare lei e la sua poesia significa inoltre entrare con dolcezza e con follia nei luoghi segreti in cui sono custoditi i valori della vita.  
Realizzato da:
Martina Fontanella
Arianna La Mendola
Elisa Varsalona
Io sono certa che nulla più soffocherà la mia rima,
il silenzio l’ho tenuto chiuso per anni nella gola
come una trappola da sacrificio,
è quindi venuto il momento di cantare
una esequie al passato.

Alda Merini, da "La Terra Santa"


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